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sabato 29 febbraio 2020
Digital Marketing Operativo 6: Il sito Web
Digital Marketing Operativo 6
Il Website 1
Obiettivi del sito Web
Dopo l’e-mailing, vera killer application del
mondo Internet, il principale canale di comunicazione di rete è il Website
o sito web, cui dedicheremo una serie di articoli di approfondimento operativo.
In questa prima nota esamineremo le finalità del
Web e alcune valutazioni propedeutiche necessarie ad una sua corretta
impostazione.
Il sito web è il luogo digitale in cui l'azienda
mostra se stessa e accoglie il pubblico: notizie sui prodotti e i servizi
offerti, assistenza tecnica o postvendita e transazioni commerciali sono le
principali applicazioni a esso legate. È anche il posto dove sono posizionati
gran parte degli strumenti promozionali e di comunicazione ed ospitati i canali
di diffusione e utilizzo.
Gli obiettivi di un Website possono essere
fondamentalmente i seguenti:
1.
Vetrina: in sostanza la vetrina Web non è altro che un
catalogo fruibile sulla rete che può essere sfogliato agevolmente e in modo
dinamico. E’ la forma di presenza i più semplice: vengono presentati l’azienda,
i prodotti e i servizi offerti, le eventuali promozioni in corso, il brand.
2.
Economie: un altro scopo dell’ingresso sul web è il
risparmio; la rete è un mezzo particolarmente efficace per conseguire
sostanziali risparmi.
3.
Customer
Service: la presenza aziendale
on line contribuisce a sviluppare una rela-zione forte con i clienti già
acquisiti, fornendo loro un servizio postvendita di elevato livello e ricevendo
un feedback prezioso per orientare meglio la strategia, anche off-line.
4.
Branding: Un’impresa che sceglie Internet soprattutto per
"fare Branding" punta ad un posizionamento competitivo distintivo di
prezzo o di qualità;
5.
Generazione di database: Il sito può essere fonte di
dati su potenziali clienti: nominativi, indirizzi, preferenze, modelli di
acquisto. Informazioni che, opportunamente strutturate in un database, possono
essere un buon punto di partenza per campagne di direct marketing.
6.
Generazione
vendite off-line: si tratta di
un modello ibrido in cui la parte di esplora-zione, ricerca e selezione si
realizza on-line. Una volta identificato il prodotto o servizio che soddisfa le
nostre esigenze è possibile prenotarlo per andarlo a vedere, in concreto, in un
punto vendita per poi, eventualmente, perfezionare l’acquisto.
7.
Commercio
elettronico: lo sviluppo di
transazioni commerciali telematiche resta il motivo di principale attrazione
per ogni impresa desiderosa di entrare in Internet.
8.
Vendita
di pubblicità (Media Model): in
questo caso, il sito Web dell'azienda si propone come mezzo capace di
diffondere, tramite l'attrattiva esercitata sul pubblico dai propri contenuti
di natura editoriale, i messaggi promozionali di altre aziende.
La scelta del business model deve essere
preceduta da una serie di valutazione propedeutiche, al fine di progettare il
proprio sito aziendale in relazione al target che si intende raggiungere:
quali persone o aziende, in quali mercati e con
quali interessi.
E’ opportuno pertanto approfondire questo
importante argomento.
Il modello Vetrina o Catalogo che sembra
piuttosto minimale può presentare un’efficacia notevole a fronte di un impegno
strategico, gestionale e organizzativo modesto.
Un buon sito presenzialista può anche
avere poche pagine di presentazione ben fatte. È più importante curare nel
tempo l’aggiornamento della documentazione disponibile che la sua mole
complessiva.
Spesso capita di vedere siti Internet aziendali
che hanno un approccio molto autoreferenziale alla comunicazione. L’azienda
spiega chi è e cosa fa, pubblica il bilancio dell’ultimo anno e le cariche del
consiglio di amministrazione, talvolta mostra le foto dei dipendenti e il
discorso autografato del presidente, nello stile tipico di una brochure di
carta messa in Rete.
Tale approccio presenta un potenziale di comunicazione
molto basso.
Il sito stile “depliant elettronico”
mostra quindi evidenti limiti. Per attrarre bisogna costruire dei servizi.
Prima viene il bisogno del visitatore, quindi il servizio che risponde alle sue
esigenze e infine il sito che lo eroga. Una volta compresa la dinamica e il percorso
logico bisogna interrogarsi più profondamente sulla funzione del website.
Tali riflessioni sono esprimibili in modo
sintetico e operativo nella griglia seguente:
Figura 1 – Griglia per la definizione
degli Obiettivi del Website
1.
A quale
insieme di persone ci si vuole rivolgere
su Internet?
2.
Si
possiedono dati di mercato per stimare quanti visitatori e clienti raggiungere
online?
3.
Vi sono
sulla Rete persone o mercati che finora sono stati troppo lontani e
irraggiungibili?
4.
Come si
intende comunicare sulla Rete? Con quale documentazione e con quale stile?
5.
Quale valore
percepisce una persona che visita il sito aziendale?
6.
Esiste una
ragione perché questo visitatore ritorni una seconda volta?
7.
Si
possiedono strumenti per conoscere chi viene a visitare il sito?
8.
Quali
servizi si forniscono oggi ai clienti (e quali di questi si potrebbero mettere
in Rete?
Dalla risposta a queste domande
devono scaturire le seguenti proposizioni:
Figura 2 - Griglia delle indicazioni
strategiche per la definizione del Website
1.
Pensare di
costruire un sito attorno a un servizio piuttosto che a una documentazione
generica sull’azienda e la sua attività
|
2.
Analizzare
i processi di comunicazione utilizzati in azienda a supporto dell’attività
commerciale
|
3.
La Rete
può essere utilizzata per offrire nuove opportunità di business che poi
verranno condotti in modo tradizionale
|
4.
Internet
può essere utilizzata per spostare su un canale digitale e interattivo alcuni
esistenti rapporti commerciali che sono curati in modo tradizionale
|
5.
Ci sono
maggiori probabilità di successo in una soluzione di Commercio Elettronico
offerta a un gruppo chiuso di clienti che non al mercato inteso in modo
generico
|
Offerta di servizi
La chiave di volta, il volano del Website è
quindi la capacità di offrire servizi e utilities.
Il primo servizio che si accompagna a un sito Web
di pura consultazione è il contatto via posta elettronica. L’apertura di una
presenza dell’azienda sulla Rete deve prevedere che i vostri interlocutori
possano contattarvi più probabilmente sullo stesso mezzo (Internet) che non su
altri mezzi tradizionali. In quest’ottica, un indirizzo di posta elettronica
sul sito per entrare in contatto con un visitatore è simile ad un numero verde:
va curato con grande attenzione in termini di velocità di risposta, conformità
allo stile aziendale, qualità dell’informazione fornita all’interessato e
modalità tecniche con cui il servizio viene erogato.
Un secondo servizio è la possibilità di ricercare
i prodotti in un catalogo online, aumentando il richiamo commerciale del
servizio. Infine, vi possono essere servizi personalizzati, avvisi di uscita di
nuovi prodotti con invii di messaggi selezionati sulla base degli interessi dei
visitatori.
Benché molto costosa, la creazione di una parte
redazionale è talvolta inserita nell’offerta dei siti migliori nel tentativo di
fornire al visitatore servizi di informazione su temi legati al settore di interesse
per il mercato.
Nonostante si possa agire nella direzione di
creare servizi di valore sul sito Web, un’offerta che si limiti alla sola
consultazione non è generalmente capace di sfruttare tutto il potenziale della
Rete. Se la comunicazione che si instaura con i visitatori è limitata ad una
sola via (dal sito alla Rete), si rinuncia all’opportunità dell’interazione e
della relazione con il proprio mercato. Il passo ulteriore va nella direzione
dell’interattività, cioè della creazione di servizi che sappiano dialogare con
il visitatore e soddisfare più profondamente le esigenze specifiche di un
potenziale cliente o di un collaboratore.
La creazione di servizi sulla Rete è un passo
importante verso il commercio elettronico. Il sito commerciale si costruisce
infatti attorno ad un servizio che può anche essere non direttamente legato
all’attività commerciale ma capace comunque di attirare l’attenzione dei
clienti.
Nel mondo digitale è necessario, infatti,
promuovere forme di conoscenza e di relazione capaci di sviluppare fiducia tra
i soggetti impegnati in un accordo commerciale.
Da diverse ricerche risulta evidente che la mancanza
di fiducia è uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo del Commercio Elettronico.
La sfiducia di base riguarda sia le applicazioni
B-to-B che B-to-C e può essere relativa a diversi motivi:
1. impossibilità a conoscere con precisione
l’interlocutore;
2. la percezione di un rischio di frode più
elevato ;
3. timore di intercettazione dei dati riservati
che transitano sulla Rete;
4. timore di un uso dei dati personali o
aziendali non conformi alla tutela della privacy.
Per ovviare a questo deficit di partenza che si
riscontra sulla Rete, si deve procedere con gradualità in queste direzioni:
integrare la comunicazione e la gestione della relazione con l’interlocutore con
altri mezzi oltre a Internet.
L’esitazione iniziale a fare affari online può
essere superata con il supporto tradizionale quando il rapporto si trova allo
stadio preliminare.
Alcune linee-guida potrebbero essere le seguenti:
1.
Avere, ove
possibile, una terza parte che “certifica” il servizio di “validità”
commerciale del sito;
2.
fare
un’azione mirata sui soggetti che hanno in linea di principio maggiore facilità
a comprare online (vedi dati socio-demografici). In questo modo si può abbassare
la barriera di ingresso al Commercio Elettronico nei confronti di coloro che si
candidano poi a diventare
“opinion leader” tra gli altri utenti.
Website Planning
Volendo tracciare ora una breve scaletta del piano di sviluppo di un sito
Web, che approfondiremo nei prossimi interventi, possiamo tracciare la seguente
check-list, basato sull’approccio CPPV (Capire, Pensare, Progettare,
Sviluppare):
Fig. 3 – Modello di Web Planning
basato sull’approccio CPPS
Capire
- Identificare l'obiettivo
del progetto.
- Identificare i competitors
e verificare come si muovono.
- Definire i contenuti,
sia in termini di informazione, che di servizio e/o vendita.
- Verificare la reperibilità
dei contenuti.
- Identificare le funzionalità
necessarie: forse serve un controllo della disponibilità? O un tool di
aggiornamento pagine via web? Una funzione di e-commerce?
- Decidere chi sono i pubblici
del progetto.
- Stabilire la tipologia
di fruizione. Ci sono dati sull'uso dei browser e della piattaforma da
parte del core target?
- Decidere i tempi:
qual è la scadenza e da cosa è determinata?
- Definire il budget.
Pensare
- Definire il messaggio
principale del progetto. Perché mai qualcuno dovrebbe venire nel sito?
- Definire la tipologia di informazione
e funzionalità.
- Identificare le connessioni
logiche e le principali aree del sito.
- Stabilire con precisione
tutte le necessità in termini di interrogazione dei data base e
altre funzionalità dinamiche o interattive
- Identificare eventuali risorse
specializzate per funzionalità particolari o altre necessità del sito
(per esempio un fotografo, un illustratore, un film maker).
- Identificare, se
necessario, il posizionamento del progetto, il nome, la filosofia di comunicazione.
- Definire l'architettura.
Progettare
- Decidere lo stile da
dare al progetto, (ambiente, colori, metafore).
- Definire l'interfaccia
sulla base dell'architettura.
- Realizzare (o reperire) il corredo
iconografico: illustrazioni, fotografie, icone, pulsanti.
- Iniziare
il lavoro di web copy delle pagine
principali e dell'interfaccia.
- Realizzare una prima
demo per la verifica della funzionalità dell'interfaccia e per un confronto
col cliente.
- Definire tutte le tipologie
di pagina necessarie.
- Realizzare i templates
per l'interattività.
- Realizzare una seconda
demo, che simuli tutte le situazioni possibili nel sito.
- Test
di usabilità.
- Messa
a punto del progetto sulla base
dei test.
Sviluppare
- Identificare e risolvere
tutti i problemi di compatibilità per i browser
- Realizzare tutti i
testi.
- Reperire o realizzare il materiale
iconico eventualmente mancante.
- Implementare
e testare le parti dinamiche e di
interattività.
- Completare la realizzazione
di tutte le pagine statiche.
- Pubblicare
on line in una directory non
accessibile al pubblico.
- Controllare
on line tutte le pagine e tutte le
funzionalità previste.
- Ultime modifiche e
correzioni. Ultimo controllo.
- Pubblicazione.
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