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domenica 26 settembre 2010
Piano Marketing Anti-Crisi: Strategia Blue Ocean
Il nostro modello - il Vitamina-Marketing - cerca di far sviluppare l’impresa, portandola a creare nuovi prodotti, ad immaginarsi nuovi mercati, a capire come aggregare domanda e clienti, a diversificare i propri business.
Crisi a parte, ogni azienda deve potenziare il portafoglio prodotti, trovare nuove soluzioni e format distributivi, altrimenti la formula d’impresa invecchia e non si rigenera
In periodi di crisi questo atteggiamento diventa ancora più pressante perché gli ordini diminuiscono e il fatturato langue.
L’orientamento al cliente in questo senso aiuta ad aprire i confini del mercato pensando a spazi incontaminati ovvero a nuove domande per clienti non ancora contesi, “non clienti”.
Tale recente approccio, più possibilista, per certi versi, rivoluzionario (e anche economico sottocerti versi) è stato promosso da due grandi studiosi di management.
Nel Vitamina-Marketing quindi possiamo anche utilizzare la cosidetta Strategia Oceano Blu ovvero la Blue Ocean Strategy.
Piuttosto che competere all'interno dei confini del settore attuale o provare a rubare clienti ai rivali (Bloody [Sanguinosa] o Red Ocean Strategy): i professori W. Chan Kim e Renée Mauborgne hanno suggerito la nuova Strategia Blue Ocean, che rende la concorrenza irrilevante.
Non pensate che, in un periodo di crisi, creare nuovi mercati a basso costo possa essere utile?
Non serve una risposta…
Secondo Kim e Mauborgne, competendo in settori affollati non c'è nessun modo di sostenere profitti elevati per lungo termine, anche perché, la maggior parte delle volte, la competizione è solo sul prezzo.
L'opportunità reale è: creare blue oceans, vale a dire settori nuovi di spazio incontestato di mercato.
Naturalmente la concorrenza è importante.
Ma mettendo l’enfasi sulla concorrenza e sul vantaggio competitivo, secondo gli autori, gli studiosi, le aziende e i consulenti hanno ignorato due - e molto più lucrative - funzioni di strategia:
1. Trovare e sviluppare i blue oceans e
2. Sfruttare e proteggere i blue oceans.
In blue oceans la domanda è creata quasi ex-novo e c'è un'ampia opportunità di sviluppo profittevole e veloce.
Ci sono due modi di creare blue oceans:
1. Uno è di lanciare settori completamente nuovi, come ha fatto, ad esempio, eBay con le aste online.
2. Creare il blue ocean partendo da un red ocean quando un'azienda espande i confini di un settore già esistente.
Banalizzando nella Strategia Oceano Blu, non conta la dimensione dell’impresa, ma il valore innovativo delle decisioni manageriali.
Non si tratta di scegliere tra aumentare il valore percepito dei prodotti o diminuire i costi di produzione, come avviene nelle attività orientate all'innovazione incrementale.
Nell’approccio Blue Ocean, si parla, invece, di aumentare la profittabilità creando prodotti di alto valore percepito e, insieme, basso costo di produzione.
Ne parleremo meglio nei prossimi articoli!
A presto !
Antonio Ferrandina
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